La politica
Relatori | Augusto Cavadi, Elio Rindone, Alberto Giovanni Biuso |
Interlocutori invitati |
Graziella Morselli |
Sintesi degli interventi(a cura di Elio Rindone) |
Nelle edizioni precedenti si è parlato dell’uomo e delle possibilità di autorealizzazione (o felicità). che gli sono accessibili. Non si tratta però di una dimensione puramente individuale, soggettiva: l’uomo è anche un “animale politico”.a) Sollecitati da alcune domande fondamentali (cos’è lo Stato? A cosa serve? Non sarebbe meglio abolire ogni forma di potere politico? A quali condizioni riteniamo giusto un governo? Può esso limitare l’arricchimento di alcuni? …), i presenti hanno espresso le loro opinioni, ora in accordo ora in disaccordo con le posizioni degli autori greci e medievali citati dal relatore. (Elio Rindone).
b) Tra liberalismo e social-comunismo, la filosofia politica ha cercato innumerevoli ‘terze vie’. Una particolare attenzione merita la teoria di John Rawls che prova a coniugare il valore più prezioso della tradizione liberale (la libertà del soggetto individuale) con l’istanza più nobile della tradizione social-comunista (la giustizia sociale). La formula più felice ed originale è di organizzare la società come la vorrebbe ognuno di noi se la potesse costruire “a occhi bendati” (ossia senza sapere in anticipo quale posizione è destinato ad occupare in essa). Insomma: Rawls offre un possibile modello teorico a chi propende per una teoria politica social-democratica (Augusto Cavadi). c) Liberalismo e socialismo si presentano ormai come le uniche prospettive politiche e sociali legittimate a stare sull’agone delle idee, nella pratica dell’amministrazione quotidiana, nei sentieri delle speranze umane. Con una prevalenza sempre più netta del liberalismo, sostenuto dalla più grande potenza del pianeta e dai suoi alleati, al quale sembra far da contraltare critico ciò che rimane di un grande fuoco –l’idea comunista- nella forma di una cenere socialdemocratica, “moderata” e riformista. quindi di fronte a una entusiastica campagna per la liberaldemocratizzazione del cosmo. Ma si tratta davvero di due prospettive diverse? È ovvio ed evidente che fra di esse ci siano elementi di differenziazione e di contrapposizione ma fondamento di queste due posizioni stanno principi identici ed è tale eguaglianza dei principi a rendere liberalismo e socialismo l’espressione di quel Pensiero unico della contemporaneità, un Pensiero che -nel silenzio delle minoranze e nel fragore dello spettacolo- domina il presente e sul quale –come sui domini di Carlo V- non tramonta mai il sole.Il mio compito sarà, se ci riuscirò, mostrare l’ombra di questa luce apparente nella quale abitano, si muovono, sperano gli esseri umani, oggi. (Alberto Giovanni Biuso). d) Il tema della “giustizia” è stato lumeggiato, per ragioni storiche arcinote, dal punto di vista maschile. Solo negli ultimi decenni si è andata costruendo un’interpretazione femminista – o, più ampiamente, femminile – degli interrogativi esistenziali e sociali. Gli scritti di pensatrici, come Simone Weil ed Hanna Arendt, hanno sottolineato la differenza tra “giustizia politica” e “giustizia sociale” (perché la seconda non è realizzabile senza il potere della legge e quindi implica la priorità della prima) e la necessità di coniugare, dialetticamente, la logica del potere e la logica dell’amore (inteso come esercizio della com-passione, della solidarietà attiva). (Graziella Morselli). (a cura di Elio Rindone) |
Luogo | Crespano del Grappa, in provincia di Treviso, Veneto |
Periodo | 20 – 27 Agosto 2005 |
Salvatore Fricano, amministratore del sito delle vacanze filosofiche. Docente di Filosofia e Scienze Umane in un liceo. Esperienza, ormai datata, come analista programmatore e capo progetto in una società d'informatica.