Concordo senz’altro con quanti ritengono che la seconda vacanza estiva di quest’anno sia stata tra le più riuscite del…trentennio. All’inizio sembrava che gli imprevisti dovessero bloccare, come a luglio, degli iscritti, ma – a parte tre amici, che adesso stanno bene – in 17 siamo arrivati alla meta. Tra questi Stefano Guerini, bergamasco, che ha organizzato, la sera precedente all’inizio delle vacanze, una mia conversazione pubblica sulle pratiche filosofiche nella splendida biblioteca della cittadina di Nembro: conversazione che ha incuriosito alcuni dei presenti ed ha avuto un effetto – trascinamento per cui ogni giorno abbiamo avuto in media 4/5 ospiti più o meno fissi che hanno qualificato ulteriormente la piccola comunità di ricerca.
Che dire sulle ragioni della riuscita dell’evento? Il tema (la “felicità”) predisponeva a un tenore emotivo positivo; il luogo (Cornello dei Tasso) era riparato ma non isolato; la struttura alberghiera (gestita da una cooperativa di giovani molto impegnati anche socio-politicamente) estremamente accogliente; il numero contenuto dei partecipanti (una ventina in media per ogni incontro) ha favorito la possibilità che ognuno esprimesse il proprio parere senza dovere ‘sgomitare’ per farsi spazio. Aggiungerei due elementi non meno importanti. Il primo: la maturazione delle dinamiche relazionali interne. Per la prima volta dopo tanti anni non ho sofferto (o ho sofferto in minima parte, del tutto sopportabile) la fastidiosa sensazione che, mentre una persona interviene, qualche altro sottovoce commenta “in diretta” con il vicino di poltrona. Ci siamo dati anche, un po’ ironicamente un po’ seriamente, una sorta di norma: attendere almeno una trentina di secondi fra un intervento e l’altro, per lasciar sedimentare nella memoria (e, se si dava il caso, nel cuore) le parole appena ascoltate. Secondo elemento di novità: la conduzione, dolce e discreta ma lucida e ferma, degli incontri pomeridiani da parte di Simona Landolfi che, con felice intuito, aveva preparato a casa dei testi di autori da me toccati la mattina (Spinoza, Nietzsche, Russell…) e ne ha proposto forme differenziate di lettura e di meditazione comunitaria.
Insomma, senza mitizzare nulla (come non abbiamo mitizzato altre edizioni ben riuscite, come Macugnaga) e lasciando la porta aperta a nuove formule, a nuovi facilitatori, a nuove sperimentazioni, possiamo rallegrarci a vicenda del passo in avanti compiuto grazie alla saggezza filosofica di tutti e di ciascuno.
In coda due note. La prima è che ci sono state delle serate ‘improvvisate’ ben riuscite ed una di queste ha indotto alcuni a sintetizzare in poche pagine la propria “visione del mondo”. Guido ha già inviato al nostro blog la sua weltanschauung: chiunque desideri far dono della propria sarà il benvenuto (ovviamente anche se non ha partecipato all’edizione di quest’anno). La seconda nota è (solo in parte) autobiografica: a ridosso della settimana a Cornello dei Tasso, con Stefano Guerini sono stato ospite per alcuni giorni della Comunità di Mambre (Busca, provincia di Cuneo) per riprodurre – ad una trentina di persone – alcune esperienze di pratiche filosofiche (tra cui uno dei seminari sulla ‘felicità’). Anche questa ‘coda’ è riuscita assai bene e penso che in futuro avremo molto da costruire insieme agli amici piemontesi così generosi e così impegnati sul piano culturale, sociale e politico.
Uno dei promotori delle Vacanze filosofiche. Vive e opera a Palermo dove svolge sia attività professionale (pubblicista per “Repubblica-Palermo” e filosofo consulente "Phronesis") sia attività di volontariato culturale principalmente tramite alcune associazioni ( la Scuola di formazione etico-politica ‘G. Falcone’ e il Gruppo "Noi uomini a Palermo contro la violenza sulle donne") che hanno sede nella "Casa dell'equità e della bellezza" da lui fondata, con la moglie Adriana Saieva, per creare occasioni di crescita intellettuale, morale e civile.